Desiderio di servire

 

Il Papa: l’Eucaristia guarisce la memoria e accende il desiderio di servire

Servono “catene di solidarietà” e il Signore è capace di risanare la memoria delle delusioni cocenti, delle cose che non vanno, facendoci portatori di gioia. Così stamani il Papa alla Messa del Corpus Domini all'Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro

 

 

Il Signore ci ha lasciato un Memoriale che “guarisce la nostra memoria” segnata da ferite e tristezze, trasformandoci in portatori di gioia e capaci di prenderci cura di chi ha fame. Questo Memoriale è la Messa che “è un tesoro da mettere al primo posto nella Chiesa e nella vita”. Lo ricorda il Papa alla Celebrazione Eucaristica del Corpus Domini in un’omelia dai forti tratti esistenziali. Presenti una cinquantina di persone all'Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro insieme al cardinale Comastri e a monsignor Lanzani, rispettivamente Arciprete e Delegato della Basilica. Una Messa che gli ultimi due anni era stata celebrata a Ostia e a Casal Bertone. Una Messa seguita dall’Adorazione e dalla Benedizione Eucaristica e quest’anno, a causa della pandemia, senza la tradizionale processione. (Il servizio con la voce del Papa)

E’ fondamentale fare memoria riunendosi come popolo, dice il Papa richiamandosi alle Letture odierne, ricordare il bene ricevuto dagli interventi di Dio nella nostra vita. Si tratta di una memoria che guarisce “la nostra memoria orfana”, “la memoria negativa” e “la nostra memoria chiusa”, evidenzia il Papa dipanando il senso di questi tre aspetti del vivere umano. Non solo. L’Eucaristia “spegne in noi la fame di cose e accende il desiderio di servire”:

Ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo. È urgente ora prenderci cura di chi ha fame di cibo e dignità, di chi non lavora e fatica ad andare avanti. E farlo in modo concreto, come concreto è il Pane che Gesù ci dà. Serve una vicinanza reale, servono vere e proprie catene di solidarietà. Gesù nell’Eucaristia si fa vicino a noi: non lasciamo solo chi ci sta vicino!

E se la memoria è sentirsi parte di una storia e va trasmessa di generazione in generazione, bisogna anche farne esperienza e quindi il Signore non ha lasciato solo parole ma un memoriale, un Pane che ha il sapore del suo amore, nel quale “Lui è vivo” e ricevendolo possiamo dire che il Signore si è ricordato di noi. Gesù infatti dice “Fate questo in memoria” e il Papa sottolinea proprio quel “fate”: “L’Eucaristia non è un semplice ricordo, è un fatto: è la Pasqua del Signore che rivive per noi” e nella Messa “la morte e la risurrezione di Gesù sono davanti a noi”.

 

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