“La mia casa sarà casa di preghiera”

Per parlare del servizio, ancora una volta attingo alla parola del Vangelo, un libro, una sacralità così antica ma straordinariamente così attuale che sembra di leggere la quotidianità dei nostri tempi. Gesù umile in mezzo agli uomini, dimostrava tutta la sua potenza in qualità di RE del Regno dei Cieli e non smetteva mai di seminare. Una vita, quindi, quella di Gesù, molto intensa e faticosa che senza escludere lacrime e dolori, arriva a farsi crocifiggere pur di incidere l’amore in ognuno di noi.

Nel Vangelo Marco (cfr. 11,15-16) racconta come Gesù, entrato a Gerusalemme, trova il “Tempio” sporco e corrotto, un luogo di commercio e di scambio valute; tutto questo era troppo per il Signore, ma egli è "Giudice", e con la sua autorità e anche con la sua forza fisica (proviamo ad immaginare questa scena), scaccia le persone che hanno trasformato il “Tempio” in un luogo di corruzione, lo definisce “…una Spelonca di ladri”; fa volare i tavoli e rovescia le sedie; egli non permette falsità, ipocrisia o doppiezza e né tantomeno inganno.

Per Gesù lo scopo del Tempio era creare un luogo in cui poter pregare, lodare il Signore e supplicare.

Oggi, come allora, siamo chiamati a rispettare la casa del Signore; è un luogo sacro dove la pulizia del tempio avviene in ognuno di noi, ma oltre alla pulizia interiore, ciò che colpisce entrando in una chiesa è la bellezza, lo splendore che incontrano i nostri occhi; non si trova nulla fuori posto e insieme al profumo d’incenso che inebria il nostro spirito e dei fiori che, chissà perché, lì hanno un profumo più intenso, possiamo sentire il profumo di un luogo sempre pulito, grazie a quelle persone dedite che offrono tempo prezioso e sacrificio affinché la casa del Signore sia come egli vuole, un tempio che possa accogliere il linguaggio degli umili, un Tempio che aiuti a seminare in ogni cuore per trasformare il male in bene e gioia infinita.

Persone che offrono tale servizio alla chiesa sono degni servitori del Signore e chini a lustrare i banchi di preghiera fanno la volontà di Dio.

Per questi motivi, questo servizio, per quanto umile può sembrare è invece il più nobile cui la comunità possa ambire.

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