Tempo di Pasqua

 

 

Amici carissimi

questa è la prima Pasqua che festeggiamo insieme. Sapete bene dopo la settimana santa condivisa assieme che cosa ci auguriamo: di mantenere la vista lunga, perché la nostra vita incomincia da lontano anche se abbiamo già usufruito alcuni anni e, pensate, non finirà mai. 

Non certo in una buca di qualche cimitero! Per noi cristiani Pasqua significa Vittoria, anche sull’ultimo nemico tremendo che è la morte. E significa ancora che è risorto a vita nuova Colui che gli uomini avevano ammazzato. E’ la vittoria dello Sconfitto. E di tutti gli sconfitti, i falliti, in altre parole i poveri: che il vangelo di Gesù proclama beati. E’ opportuno conservare questa fede e di continuare a vivere con speranza anche nelle difficoltà che si presentano ogni giorno. Alle nostre spalle sta ormai il lungo cammino della Quaresima: itinerario interiore - personale e comunitario - di preghiera, penitenza e carità. Ora vogliamo rivivere con Gesù gli eventi culminanti della sua vita: sono suoi, perché Egli li ha vissuti in prima persona, ma sono anche nostri, sono "per no tutti "; tutta l'umanità era presente nel cuore di Cristo mentre Egli viveva "quella" Pasqua. 

"Felice come una Pasqua".

Quando si incontra una persona che vive una gioia particolare, unica e intensa si dice proprio così.

La Pasqua di Cristo è la radice della nostra felicità: rinnova tutto, riempie tutto, trascina tutto; il nuovo volto di Dio che si rivela pienamente come Amore nella Pasqua di Cristo a tutto dà speranza.

Penso che la gioia sia una testimonianza fondamentale che noi cristiani dobbiamo dare al mondo di oggi; una gioia ovviamente radicata in Cristo e nella sua Pasqua, non nel piacere, nel possedere, ecc…dove ormai troppa gente si illude di trovarla.

Ricordate il colpo di lancia del soldato, che la tradizione chiama “Longino” a Gesù morto in croce? L'evangelista Giovanni dice che dal cuore di Gesù sgorgarono sangue e acqua (Gv 19,34): sono segno dell'Eucaristia e del Battesimo.

Dal cuore di Gesù che si è donato per amore sgorgano i suoi doni più grandi, i Sacramenti, che oggi inondano di grazia la vita del cristiano e della Chiesa diffondendo la Pasqua del Signore. Riceverli con fede è "fare Pasqua", cioè accogliere nell'oggi del tempo e della nostra persona la ricchezza della Pasqua di duemila anni fa.

Gesù si è donato nella sua Pasqua per tutti noi: non rimaniamone estranei.  Facciamo della nostra vita un dono, come Gesù ha fatto della sua vita un dono! 

Buona Pasqua!

Don Aldo

Pagina 2 di 2

Area riservata

Social

 

Dove siamo

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.