Sono parole su cui abbiamo posto attenzione nella prima riunione del nuovo Consiglio Pastorale, venerdì 6 aprile 2018.

Il nostro incontro è iniziato in Chiesa, con la preghiera del vespro, per metterci cuore a cuore con Dio… spazio prezioso per predisporci all’ascolto reciproco e alla condivisione.

Un primo momento ci ha impegnati nella rilettura delle finalità, degli obiettivi e della natura del Consiglio Pastorale, condividendo speranze, attese, sogni sulla nostra comunità.

Siamo consapevoli che dall’incarico che abbiamo ricevuto deriveranno lavoro, fatiche e responsabilità, siamo disposti a metterci in gioco perché abbiamo a cuore la comunità e ogni singola esperienza di crescita nella fede che pulsa a San Bortolo.

Iniziamo il nostro mandato con entusiasmo, coscienti che ci viene richiesto di essere persone capaci di tessere legami tra le varie anime che compongono il volto della nostra Chiesa parrocchiale.

Sentiamo forte la responsabilità di iniziare a lavorare su noi stessi prima di tutto, sappiamo che la preghiera e una spiritualità radicata profondamente in Gesù è la sola strada per essere davvero a servizio della comunione fraterna.

Ci è stato chiesto di pensare a “come sogniamo la comunità di domani”.

È emersa la necessità di guardare alle famiglie, chiese domestiche ricche di semi d’amore che vanno coltivati e fatti fiorire.

Sogniamo una comunità che matura nell’esperienza della ministerialità e del servizio, in cui ciascuno sia consapevole del grande dono della Fede, di quanto sia prezioso il suo Battesimo.

Sogniamo una comunità in cui si creano occasioni di incontro con la Parola, che diviene poi conoscenza, condivisione e Comunione tra le persone. Comunione che è pur sempre un bene fragile, che va curato, un esercizio che vorremmo diventasse un’abitudine per ciascuno di noi.

Essere membri del Consiglio Pastorale parrocchiale è il nostro modo di dire “mi sta a cuore” la comunità parrocchiale.

I membri del CPP